Scansioni all’aperto per Gallerie d’Italia e Intesa San Paolo

3 Mag 2022
Mila Albert
Aggiornamenti

Gli Artmen escono all’aperto per scansionare le sculture dei giardini di Intesa San Paolo a Parma e Milano. Un lavoro che servirà per testare una nuova tecnica di restauro.

22 opere in diversi materiali lapidei esposte all’aria aperta. Questa è una delle ultime sfide in cui gli Artmen di AerariumChain si sono addentrati. Un lavoro commissionato da Gallerie d’Italia che ha come obiettivo la scansione delle sculture esposte nei giardini di Intesa San Paolo di Parma e Milano.

La peculiarità di questo lavoro è stata capire come aggirare le condizioni metereologiche per fare in modo che gli scanner potessero lavorare nel modo corretto. In questa occasione, le sculture sono posizionate nei giardini, all’aria aperta, quindi gli Artmen hanno dovuto “giocare” con il sole per scoprire quale fosse l’orario migliore. Potrebbe sembrare che la luce naturale sia ideale per un lavoro di questo genere, ma è necessario far sì che i raggi solari non interferiscano con lo scanner e non ne limitino l’azione per garantire un risultato finale ottimale. Inoltre, anche la luce indiretta che riverbera dai palazzi vicini potrebbe creare  riflessi che renderebbero difficoltoso il lavoro. Insomma, oltre alla dovuta attenzione che richiede la scansione, bisogna capire come creare la giusta ombra per conseguire l’esito perfetto.

La collezione di sculture contemporanee esposte nei giardini di Intesa San Paolo di Parma e di Milano è composta da opere di diverse dimensioni: da 1 metro per 1 metro fino ad altre alte più di due metri. Datate dagli anni ’20 agli anni ’80, le sculture presentano diversi materiali lapidei che vanno dal marmo bianco a diverse tipologie di pietra. Da quando sono state posizionate in questi giardini non sono mai state soggette ad interventi di manutenzione profonda.

Adesso verranno finalmente sottoposte ad un’accurata pulitura e ad un restauro premuroso con l’impiego di metodologie green e a basso impatto ambientale.

Per questo motivo, la scansione iniziale è servita per rivelare i depositi superficiali e gli effetti dell’umidità alla quale sono state sottoposte in tutti questi anni. La tecnica di restauro che si sta attualmente sperimentando si basa sull’uso di estratti naturali di piante e oli essenziali meno invasivi ed ecologici. Lo scopo di AEC in questa missione è verificare l’efficacia di questa tecnica realizzando due scansioni, una prima e una dopo il trattamento, in modo da comprovare i miglioramenti sulle opere.

Un’altro modo in cui l’arte di AerariumChaim si pone al servizio della conservazione preventiva per aiutare a scoprire nuovi metodi di restauro.

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