Scansioni al Museo Egizio – Martedì 4 agosto: secondo giorno

30 Nov 2020
Chiara Marin
Aggiornamenti

Il secondo appuntamento del diario-racconto è arrivato. Questa volta la giornata si è svolta all’ArtDefender di Torino. Abbiamo scansionato alcuni pezzi rari della collezione del Museo Egizio che erano in procinto di partire per una mostra all’estero. Ecco come è andata.

Per il secondo giorno non ci siamo trovati più al Museo Egizio, ma all’ArtDefender di Torino, società finalizzata alla custodia, conservazione e restauro di beni di pregio. Tra questi, anche alcuni pezzi rari della collezione del Museo che erano in procinto di partire per una mostra all’estero.

Dopo alcune firme (eh sì, eravamo in tempo di Covid!), finalmente abbiamo superato il valico che divideva noi dal luogo che custodisce parte del patrimonio culturale. Le ragioni possono essere tante per cui si decide di “parcheggiare” un’opera d’arte in deposito. Quel che è certo è che in luoghi come questi l’opera è al riparo da furti, incendi, allagamenti, errata manutenzione e scarsa vigilanza.

Ci siamo resi subito disponibili e abbiamo colto l’occasione per conoscere il mondo che si cela dietro ai caveaux durante le scansioni di opere complesse, come questa.

Si tratta della parte superiore del sarcofago femminile in granito, trovato nella tomba del principe Parahiunemef, risalente al periodo del Nuovo Regno / XVIII-XX dinastia (1539-1077 a.C. ca.).

Nel frattempo ho approfittato per fare qualche domanda all’Assistente registrar Giulia Gregori, sapendo che avrebbe accompagnato le opere nella sede espositiva.

– Buongiorno! Mi sai dire chi è il registrar, e quali mansioni deve compiere? –

– Il registrar è una figura professionale estremamente importante durante uno spostamento di un’opera d’arte: nello specifico, mi occupo della gestione delle opere e delle installazioni nell’ambito museale ed espositivo insieme al mio collega anche lui restauratore. In particolare, coordiniamo tutte le fasi e le procedure tecniche e organizzative relative ai prestiti. –

– Quanto importante è essere qui oggi? –

– Molto. Uno dei miei compiti è anche quello di redigere i Condition Report di tutte le opere, a maggior ragione di quelle che si spostano da un punto A a un punto B. –

A queste parole, mi è tornato in mente lo scopo di queste scansioni: confrontare lo stato dell’arte dell’opera in intervalli diversi, al fine di evidenziare eventuali rotture, crepe e divergenze. In questo modo, è possibile avere una panoramica d’insieme riguardo al bene e prevedere e/o prevenire eventuali problemi in futuro.

Dopo qualche chiacchierata e confronto su temi diversi, abbiamo ringraziato e lasciato l’ArtDefender per dirigerci verso Milano.

Ah no, scherzo!

Sbadatamente abbiamo lasciato i fanali accesi della macchina per tutta la mattinata, e abbiamo aspettato qualche minuto prima che potessimo davvero partire. Sarà stata l’emozione del momento?

Anche questo rientra nello spirito di AerariumChain: mai perdersi d’animo e guardare avanti, sempre!

Al prossimo appuntamento, stay tuned

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