Scansioni al Museo Egizio – Lunedì 3 agosto: primo giorno

27 Nov 2020
Chiara Marin
Aggiornamenti

Abbiamo avuto il privilegio di effettuare le scansioni 3D di capolavori di una bellezza commovente presso il Museo Egizio di Torino. Le scansioni 3D diventeranno parte del nostro database: questo ci consentirà di comparare modelli 3D della stessa opera in momenti diversi per produrre Condition Report oggettivi sullo stato di conservazione. Ecco il primo diario-racconto di 3 giorni passati a Torino.

Lunedì 3 agosto, Giorgio, il responsabile del progetto AerariumChain, e io, siamo andati al Museo Egizio di Torino: abbiamo portato con noi lo scanner 3D e dell’altra attrezzatura utile alle scansioni per fare del progetto AerariumChain una realtà.

Dalla reception, veniamo accolti dall’Assistente Registrar Roberta Accordino, la quale ci accompagna alla Galleria dei Re.

In questa sala l’atmosfera dell’epoca viene suggerita dall’accostamento di faraoni di pietra nera e specchi, e un soffitto scuro con alcune luci, quasi a ricordare una notte di stelle in un luogo senza tempo, tra le dune del deserto.

Per chi non lo sapesse, il Museo Egizio di Torino è il più antico museo, a livello mondiale, interamente dedicato alla civiltà nilotica ed è considerato, per valore e quantità dei reperti, il più importante al mondo dopo quello del Cairo.

In quel momento, mi sono venute in mente le parole che ci siamo scambiati durante il tragitto in macchina. Alla domanda “Giorgio, qual è lo scopo di AerariumChain presso il Museo Egizio?” mi ha risposto:

– Noi vogliamo proteggere l’eredità delle opere del nostro passato. E la tecnologia può aiutarci a raggiungere questo scopo: limitiamo il deterioramento, i furti e le falsificazioni in cui possono incorrere attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia. In questo caso specifico, stiamo andando al museo per scansionare delle opere che verranno trasportate per essere esposte fuori porta –.

A quel punto io ho proseguito…

– E così, è necessario che queste vengano scansionate oggi, per evidenziare eventuali danni subiti durante il trasporto e una volta che tornano nella loro sede – se così si può dire – originale! È corretto? –.

– Corretto –.

Alla Galleria dei Re, abbiamo trovato l’esperto 3D Pietro Meloni mentre stava preparando il suo scanner – lo scanner a manopola dell’azienda ARTEC -, mentre noi abbiamo iniziato a montare il nostro, lo SCANINABOX FX, su un tavolo posto vicino.

L’opera che abbiamo iniziato a scansionare era una statuetta di Ushabti in legno di 20,5 cm di altezza, risalente al periodo del Nuovo Regno/XVIII-XX dinastia (1539-1077 a.C. ca.), che era solito mettere dentro il sarcofago del defunto. In questo caso, la rappresentazione era di una donna, per cui si immagina che il defunto sia stata una donna.

Tutto inizia con scansioni 3D come queste,” mi ha ricordato Giorgio, “che permettono di avere un modello tridimensionale fedele delle opere. Una volta caricata su AerariumChain gli algoritmi di Intelligenza Artificiale possono riconoscere le opere in maniera sicura, verificare lo stato di conservazione e offrire supporto avanzato per il restauro.

E così, AerariumChain si porta dietro una responsabilità nei confronti delle future generazioni che dà valore ad ogni minuto speso in questo luogo sacro.

Al prossimo appuntamento, stay tuned

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Arte, Condition report, Museo Egizio, Patrimonio culturale, Scan in a Box, Scansione 3D, Torino
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